Quando pensai al redazionale di maggio inevitabilmente doveva essere dedicato all’Esposizione Internazionale ospitata dalla mia città.
Sebbene i preparativi siano stati ostici a causa delle vicende giudiziarie e della corsa contro il tempo, l’apertura è stata rispettata. Mentre si aprivano i cancelli della grande area espositiva, nel cuore pulsante di Milano scorreva un fiume di violenza e distruzione. Le immagini scorrevano rapide in tv mentre i miei occhi increduli assistevano alle scene di pestaggi. Mi sono interrogata fino a sera per capire il senso di tanto orrore ed oggi non l’ho ancora trovato.
Hobbes diceva che l’uomo è lupo verso i suoi stessi simili e questo motto vale ancora, perché la natura umana non cambia nei secoli. La politica del “tutto per bene e tutto corretto” ha svelato la sua fallacia. Una città messa in ginocchio in un momento di grande speranza economica, quale l’Expo 2015 rappresenta.
Ma occorre saper andare al di la del Male e raccogliere tutte le forze per rialzarsi. Milano e i Milanesi lo stanno coraggiosamente facendo. Grazie.
Gli eventi di questi giorni non ci devono scoraggiare, anzi! Basta comprare un biglietto anche online e perdersi nell’incanto del percorso che si snoda in una città magica, surreale. Un sogno in cui lasciarsi andare e ritrovare se stessi e gli amici, immaginando nuovi viaggi, nuove frontiere e nuove fantasie.
L’architettura del padiglione Italia, attraverso l’involucro e le sue articolazioni volumetriche, assume le sembianze di una ramificata foresta urbana in cui i visitatori possono immergersi e scoprire suggestive inquadrature. I quattro blocchi sono vere e proprie quinte urbane che delimitano la grande piazza centrale, luogo di accoglienza e simbolo di comunità, punto di partenza del percorso espositivo. Anche qui ritorna il concetto dell’albero, nel senso di una chioma vetrata fotovoltaica come copertura.
Il percorso espositivo consiste in un viaggio di scoperta all’interno dell’edificio-albero, che affonda le proprie radici a terra e libera rami e chioma verso l’alto. I visitatori attraversano tutti e quattro i livelli dell’area espositiva fino a raggiungere la terrazza panoramica, e da qui ridiscendono attraverso un nuovo e diverso itinerario fino alla piazza centrale. Il cemento prodotto da Italcementi ha proprietà fotocatalitiche: a contatto con la luce del sole cattura gli inquinanti presenti nell’aria e li converte in sali inerti, e la malta utilizza per l’80% aggregati riciclati. Palazzo Italia è destinato a rimanere anche nel periodo successivo alla manifestazione come polo dell’innovazione tecnologica al servizio della città.
Milano chiama Puglia, vi aspettiamo “col coer in man”, come diciamo da queste parti.
Anche l’accesso e la viabilità sono congeniati in modo scorrevole e logisticamente validi.
All’interno anche un supermercato Coop per acquistare le nostre delizie enogastromiche, pugliesi soprattutto.
Buona visita!
A cura di Gessica Marengo