Caffè e udito: che relazione!!

Il nostro sistema uditivo è un complicato meccanismo in cui molti geni, perlopiù ancora da scoprire, e diversi fattori ambientali (anche questi largamente ignoti) cooperano insieme. Per la prima volta, un gruppo di ricercatori italiani ha dimostrato come il consumo abituale di caffè sia associato a un udito migliore. Lo studio di migliaia di individui provenienti da comunità che per motivi geografici, storici e/o linguistico-culturali sono state isolate per molti secoli e localizzate in Italia, nel Caucaso e nell’Asia centrale ha permesso di studiare i fattori genetici e ambientali che influenzano l’udito. In particolare sono state studiate otto variabili come il fumo, ed il consumo di cioccolato, caffè, tè, vino, birra, latticini, e superalcolici. Il dato interessante è che è stata identificata una associazione molto significativa tra udito e caffè in popolazioni cuturalmente e geneticamente molto diverse come pugliesi, sardi, ed abitanti in Azerbaijan ed in Tajikistan, che ovviamente consumano differenti miscele di caffè preparate anche in maniera diversa (moca, alla turca, espresso o caffè solubile). L’associazione trovata è positiva, ovvero consumare 2-3 tazzine di caffè al giorno sembra avere un effetto benefico sulla funzione uditiva se comparato ad un consumo minore (una sola tazzina) o un consumo maggiore (4 o più tazzine). Quale può essere la spiegazione di questo effetto protettivo? Non c’è una risposta certa e molte possono essere le molecole e i meccanismi coinvolti. Dati della letteratura hanno dimostrato che il caffè contiene una maggiore concentrazione di molecole antiossidanti, cioè sostanze che proteggono dal danneggiamento cellulare (indotto ad es. dai radicali liberi) rispetto ad esempio a tè, vino rosso, cioccolato. Inoltre si sa che uno dei principali componenti del caffè è la trigonellina, una sostanza che, in modelli animali, ha un effetto protettivo in presenza di patologia uditiva. Una buona notizia quindi per gli amanti del caffè!

 

A cura di Giorgia Girotto, Dragana Vuckovic e Paolo Gasparini