LA MODA DEI MODI

“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”  (Dante- Inferno XXVI)

Cari amici di Pugliaexpò, il mio augurio per il nuovo anno è molto forte: più conoscenza e meno indolenza mentale. Benché Dante Alighieri augurasse al lettore di raggiungere la “canoscenza” per amore della Grazia divina, la scrivente si augura più pragmaticamente (e frudianamente) di arrivarci per amore della sopravvivenza della specie. Non riesco a non pensare allo scalpello dell’incisore che colpo su colpo incide le parole (sante) del Sommo Poeta nelle nostre menti, inaridite vieppiù dalla tecnologia e da sua figlia, la pigrizia.
Ulisse, quando partì per il suo lungo viaggio nel Mediterraneo (toccando anche le coste meridionali dell’Italia), non si curò di far soffrire i suoi cari pur di saziare la fame di conoscenza, di allargare le sue conquiste, le sue imprese, diventando l’Eroe acheo per eccellenza.

La conoscenza che ci ha sempre spinto a compiere piccole e titaniche imprese oggi ha un altro nemico: la Tecnologia. Se da un lato risulta molto comoda, dall’altro reca in sé il seme della pigrizia e del fare sempre meno che conduce inevitabilmente all’appiattimento, alla omologazione, alla morte della differenziazione. L’invito sta dunque nel non scordare la nostra semenza, le nostre origini evolute (proprio perché differenziate, ricordiamo Darwin e company), riattivandole sotto l’egida della curiosità.

Certo che la paura è una emozione sana, ci aiuta a capire dove stiamo andando a finire e a tenere la bussola ben orientata; ciò che occorre respingere è l’indolenza, la pigrizia che sopraggiunge nefasta e si impossessa della nostra persona.

Vi auguro di essere curiosi, affamati di conoscenza, di senso critico e dubitativo, ma anche di tanta voglia di vivere, sicchè sia possibile varcare ogni giorno le Colonne d’Ercole personali a lungo cercate e tanto temute. A proposito di affamati, ricordate il “stay hungry” di tal Steve Jobs? Il quale ben sapeva come varcare le Colonne d’Ercole, al punto da condizionare ed affiliare milioni di persone alla fede del suo brand. Ma di sicuro sarebbe stato il primo a disertarne la dipendenza che genera.

La tensione fra la curiosità di scoprire e la paura di cimentarsi, vivifica mente e sentimenti. Il saper dire di no alla omologazione restando orgogliosi della propria differenza, fa la differenza in un panorama ormai piatto come la pianura Padana. Diversamente si corre il rischio di uniformarsi ai tanti congegni elettronico-meccanici che hanno invaso la nostra quotidianità in nome del progresso. Un progresso che atrofizza e complica perversamente lo svolgimento delle azioni umane, delle relazioni interpersonali a scapito della loro salvaguardia.

La moda oggi sia e stia nei Modi: il modo di fare nasce dal modo di concepire una modalità (modo). Vorrei che la sfida di questo nuovo anno, fosse di far decollare una controtendenza legata al modo, tanto da farlo diventare una moda, e dunque una personalità. Ci proviamo? Buon 2018 e non scordatevi del Salento, che ha sempre il modo per riportarti ad essere di moda.

A cura di Gessica Marengo
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